Benvenute/i a tutte/i

Ciao a tutte/i.

Il motivo della creazione di questo blog è stato che tutti abbiamo bisogno di qualcuno con cui parlare, con cui confidarci, a cui raccontare le nostre cose o semplicemente condividere emozioni e pensieri; spesso vorremmo anche che questa persona avesse delle competenze, a livello motivazionale/emozionale per darci, oltre che sostegno amicale, anche un supporto tecnico. Insomma tutti vorremmo un amico del cuore, ma ci ritroviamo ad essere soli per paura delle ferite che spesso le persone, soprattutto quelle a cui teniamo di più, ci procurano.

Qui c’è tutto questo, con la premessa della totale onestà, come fa un vero amico, dell’informazione veritiera, come fa un vero professionista e del “non so rispondere”, se si ignora un preciso argomento, come fa una vera persona.

Buona vita e rispettiamoci reciprocamente. Non vergognamoci di essere persone innamorate o di guardare al bene, perché sono quelli che non lo fanno a doversene vergognare.

16 Cicatrici profonde

Quante volte da bambini, ma anche da adulti, ci siamo procurati delle cicatrici?

Tra incidenti domestici, cadute dalla bici o dalla moto, incidenti stradali e quant’altro, il nostro corpo ha subito lacerazioni e percepito dolore a vari stadi e livelli. Abbiamo provato dal semplice taglietto fino al trauma e la frattura. Abbiamo dovuto sopportare dal semplice prurito o bruciore, fino al dolore acuto. Alle volte siamo rimasti fermi per lunghi periodi, nell’attesa di una guarigione. La costante in tutte queste situazioni era il vedere il nostro corpo guarire, con la comparsa di cicatrici più o meno profonde.

Un’altra costante, ma stavolta nella vita e non solo nei periodi di trauma è che nessuno ha mai considerato se la parte più importante e più ignorata dell’essere umano, avesse subito traumi e creato cicatrici… la mente!

La mente registra tutto e lo elabora in modo molto diverso rispetto al corpo, quando si ferisce (e lo fa), ci vogliono lunghi periodi per guarire, ha bisogno di una terapia appropriata, va investigata e. se non curata può lasciare strascico per sempre.

Abituiamoci a guardare la nostra mente e a tutti i segnali che ci invia se vogliamo evitare la comparsa e permanenza di cicatrici profonde.

15 Motivato (da altri) o auto-motivato? Questo è il problema!

Perché dobbiamo motivarci e perché dobbiamo sempre essere positivi?

La motivazione è il carburante necessario per completare i percorsi della vita. Essere positivi è il carburante necessario per rimanere focalizzati sull’obiettivo. Quando non siamo motivati nel fare qualcosa, non necessariamente affrontare una sfida, ma cercare di sviluppare un’idea, una passione, la vita diventa piatta, si può cadere in una forma depressiva. Un pensiero positivo, a supporto della motivazione, per realizzare una determinata cosa, ci dà quel senso di risveglio, la voglia e l’energia per metterci all’opera.

I momenti più gloriosi della tua vita non sono i cosiddetti giorni del successo, ma piuttosto quei giorni quando dalla depressione e dallo sconforto senti sorgere in te una sfida alla vita, e la promessa di realizzazioni future.” Gustave Flaubert

Come si può facilmente dedurre, la motivazione è strettamente personale, non c’è una motivazione universale, semplicemente perché, è legata ai nostri desideri/passioni e, avendo ognuno il suo, anche la motivazione cambia. L’effetto è lo stesso, ma la ragione è diversa. Nasce, attraverso il pensiero positivo, dalla proiezione futura del benessere che immaginiamo possa arrivare dal realizzare “quel sogno”, per il quale ci motiviamo ad agire.

Per questo è più potente l’auto-motivazione, rispetto alla motivazione, da parte di altri, che è più o meno un incoraggiamento, un supporto. Per certe persone esiste solo l’auto-motivazione.

La gente che non è in grado di motivare se stessa deve accontentarsi della mediocrità, non importa quanto impressionanti siano le loro capacità.” Andrew Carnegie

In effetti, se confrontiamo questa con la paura, che sta all’esatto opposto, funzionano allo stesso modo, perché non è tanto quello che ci dice la gente a spingerci o frenarci, ma quanto noi crediamo a quello che si dice.

Sono motivato da quello che veramente voglio nella vita – o sono motivato dalla massa?Earl Nightingale

Se noi, quindi, non siamo attivi mentalmente (sia per motivazione che per paura), non funziona. Possono parlarci 3000 persone, ma senza il permesso e l’elaborazione della nostra mente, di quel che si dice, non ci sarà nessun effetto.

Io so che nessuno può davvero fermarmi se non me stesso e che nessuno può davvero aiutarmi se non me stesso.” Peter Nivio Zarlenga

La motivazione è la spinta necessaria dell’immaginazione, per riuscire a provare, con il pensiero positivo, il benessere di qualcosa che non hai ancora realizzato, ma che hai sempre desiderato.

Devi aspettarti delle cose da te stesso prima che tu possa farle.” Michael Jordan

Per quanto possiamo essere preparati, intelligenti, capaci, senza una motivazione, che ci spinge ad agire, non riusciremo a realizzare nulla. In altre parole, come diceva il famoso proverbio:

“Meglio una motivazione oggi che un talento domani!”

In effetti è proprio così, basta guardarci intorno, per capire e notarlo, come conferma anche

Norman Ralph AugustineLa motivazione batterà quasi sempre il semplice talento.”

Motivatamente vi saluto e alla prossima.

14 La meditazione

È importantissima la meditazione, addirittura fondamentale se sei alla ricerca di te stesso e della ragione del tuo essere. Facciamo un po’ di chiarezza però: non sono solo i monaci o i religiosi a meditare, ma è una pratica spesso adottata da questa categoria di persone; non è una preghiera, ma può esservi associata; non è una pratica esoterica, ma una tecnica di introspezione profonda. Cosa è stato detto a proposito della meditazione? Ecco alcune citazioni da fonti/culti/abitudini diverse:

Impara ad entrare in contatto col silenzio che è dentro te stesso ed a capire che tutto in questa vita ha uno scopo.” Elizabeth Kübler-Ross

L’amore è l’arte di stare con gli altri, la meditazione è l’arte di essere in relazione con se stessi, lascia che l’amore e la meditazione siano le tue due ali.” Osho

Come definire la meditazione? Come la saggezza alla ricerca della saggezza.” Shunryu Suzuki

Con la pratica della meditazione scoprirete che avete un paradiso portatile nel vostro cuore.”  Paramahansa Yogananda

Nella meditazione, lasci la superficie per andare in profondità. Prendi coscienza di un livello dell’esistenza al di sotto e al di là dell’attività frenetica dei pensieri.” Ulrich Ott

Il dono di imparare a meditare è il dono più grande che puoi dare a te stesso in questa vita.”                 Sogyal Rinpoche

Tutte le miserie dell’uomo derivano dalla sua incapacità di isolarsi in una stanza e restarsene in pace da solo.” Blaise Pascal

La meditazione è una delle più grandi arti della vita, forse la più grande, e non la si può imparare da nessuno, questa è la sua bellezza. Non c’è tecnica e quindi non c’è autorità. Quando imparate a conoscervi, quando vi osservate, osservate il modo in cui camminate, in cui mangiate, quello che dite, le chiacchiere, l’odio, la gelosia, l’essere consapevoli di tutto dentro di voi, senza alternativa, questo fa parte della meditazione.” Jiddu Krishnamurti

Chi non medita è come colui che non si specchia mai.” Padre Pio

Meditazione vuol dire mettere la mente in disparte, così che non interferisca più con la realtà e tu possa vedere le cose per ciò che sono.” Osho

La meditazione è l’unico tempio in cui, quando entri, sei davvero all’interno di un tempio.” Osho

Di citazioni sulla meditazione ce ne sono tantissime, ne ho solo scelte alcune, per mostrare come persone di culture e retroscena diversi, dicano la stessa cosa, soprattutto sull’importanza di praticarla. Come già detto prima non è una pratica esoterica/magica, né preghiera e la tecnica, come anche visto dalla citazioni, sono molto varie. Ci sono dei punti in comune a tutte però:

  • La pratica (cioè farlo): deve essere considerato un esercizio per la mente, un colloquio col subconscio, quindi deve essere costante; non deve per forza durare due ora, vanno bene anche 7-8 minuti, ma ogni giorno e possibilmente al mattino appena svegli perché la mente è più sgombra.
  • La tecnica: adottare una posizione comoda, con schiena dritta e corpo rilassato; stare in un posto tranquillo e privo o con meno rumore possibile; la luce più bassa possibile se non si riesce a stare al buio; concentrarsi sul respiro che deve essere più profondo e lento possibile (è la stessa tecnica di respirazione controllata diaframmatica che si usa per conciliare il sonno o per contrastare attacchi di panico); non bisogna fare altro che stare in silenzio e sgombrare la mente

Sembra pesante, inutile, ma non lo è. Quando si comincia a sentirne i benefici, si continuerà a farlo ben volentieri e, come detto, non va ad offendere o addentrarsi in nessuna pratica magico-religiosa, anzi ha una base scientifica: il respiro controllato, il silenzio, il buio, vanno sia ad aumentare l’ossigenazione del cervello che ad acuire i sensi, ma, stando in una fase di quasi deprivazione sensoriale, dovuta alla voluta inattività, si attiva una sorta di autoipnosi cosciente che, a sua volta, innesca la comunicazione tra subconscio, che parla e conscio, che ascolta.

La parola meditazione viene dal latino meditari, forma passiva del verbo che letteralmente significa essere mosso verso il centro. La coscienza rimane passiva mentre è mossa verso il centro (l’inconscio), dove può raggiungere la totalità: una riunificazione con i contenuti e con le tendenze che sono stati esclusi dalla coscienza.” Milton Erickson

Trovare uno spazio di solitudine per meditare non è isolarsi dagli uomini, ma permettere che essi entrino a far parte di noi.” George Bernanos

Diamoci il tempo per ascoltare quella famosa voce potente e saggia… il silenzio.

13 Vivere controcorrente

Non dimenticate mai che solo i pesci morti nuotano con la corrente.” Malcolm Muggeridge

Ci sono molte persone che sembrano andare sempre dall’altra parte, rispetto alla massa. Alcuni lo fanno perché non prestano attenzione, vivono perennemente concentrati sulle loro vite e non si accorgono di cosa succede attorno e, magari, quando si rendono conto, ne sono anche infastiditi, soprattutto se va ad alterare quello che stavano facendo. Altri lo fanno volutamente per giocare la carta dell’essere alternativi, perché essere diversi significa avere una marcia in più, perché attira l’attenzione, ma sono molto simili ai primi, perché estremamente concentrati su se stessi ed in più, prima o poi, il gioco viene scoperto e faranno una caduta nel vuoto. L’ultimo tipo, l’originale, è quello che già da piccolo mostra segni di diversità, spesso visti in modo negativo; di solito questo tipo ha gusti diversi rispetto ai suoi coetanei o guarda le stesse cose, ma le vede in modo diverso; alle volte geniale e alle volte stupido. Questo vive la sua diversità come una maledizione perché non vorrebbe essere così e non vorrebbe vedere quello che vede; dice che la vita sarebbe molto più semplice se fosse e vedesse quello che vedono tutti gli altri.

I primi due sono utili a loro stessi, l’ultimo all’umanità.

Il mondo ha bisogno di gente che nuota controcorrente, apre nuove strade, regala nuove possibilità, intravede sentieri che altri non si sono presi la briga di cercare.” Carlo Gubitosa

Il soggetto originale che vive controcorrente è una persona che ha due doni in contemporanea: sensibilità percettiva ed intelligenza analitica.

Per arrivare alla fonte bisogna nuotare controcorrente.” Stanisław Jerzy Lec

Questo tipo di persona è in continuo apprendimento ed, anche in questo caso, è controcorrente perché non impara dai libri, ma dall’osservazione ed analisi degli altri.

Imparare è come remare controcorrente: appena smetti, torni indietro.” Proverbio cinese

Quindi se sei di questo tipo, non abbatterti, ma celebra la tua virtù e cerca di sfruttarla a tuo favore perché puoi arrivare senza sforzo dove molti si sono prefissati di arrivare come traguardo finale… e forse non ce la faranno.

 “Molti vivono quella che io chiamo “la sindrome del Niagara”. Secondo me la vita è come un fiume e la maggior parte degli uomini si lancia in questo fiume senza sapere esattamente dove vuole andare a finire. Così, in breve tempo, si lascia prendere dalla corrente: dagli eventi correnti, dalle paure correnti, dalle sfide correnti. E quando arriva ad una biforcazione del fiume, non riesce a decidere consapevolmente da che parte andare, o qual è la direzione giusta. Si limita ad “andare con la corrente”. Entra a far parte della massa di persone che si lasciano guidare dall’ambiente invece che dai loro valori. Di conseguenza, sente di aver perso il controllo. E resta in questo stato d’incoscienza fino al giorno in cui il fragore dell’acqua la sveglia e si rende conto di stare a un paio di metri dalle cascate del Niagara, in una barca senza remi. A questo punto, esclama: “Accidenti!” Ma ormai è troppo tardi. Finirà per precipitare. A volte il crollo è emozionale. A volte fisico. A volte finanziario.” Anthony Robbins

Se sei così non starci male perché potrebbe essere un dono per te e per gli altri, se non lo sei evita perché potrebbe essere una disgrazia per te e per gli altri. Ad ogni modo, se vuoi stare bene nel mondo, sii semplicemente te stesso.

12 Sessualità e verità

L’educazione sessuale dovrebbe essere un punto centrale.  È un dono di Dio, la sessualità ”             Don Andrea Gallo

Quante cose abbiamo sentito sulla sessualità che ci hanno condizionato la vita intrappolandoci in un eterno limbo (tra il richiamo della sessualità ed il senso di colpa per il richiamo) dal quale non c’è via d’uscita.

Per quanto gli uomini cerchino di sopprimere la propria sessualità, saranno sempre incapaci di riuscirci. Jack Nicholson

Ci è stata descritta come oscena, perché va a minare il buon costume; ci è stata descritta come peccaminosa, perché provoca piacere, soprattutto se fatta al di fuori dalla coppia e non per il solo scopo procreativo; ci è stata descritta come sporca, perché va, attraverso l’utilizzo di certe pratica, ad insudiciare la mente ed il corpo; ci è stata descritta come una distrazione, perché va ad inficiare il nostro essere persone corrette, impegnate e focalizzate verso un obiettivo di benessere comune, pensando sempre a quello; ci è stata descritta come tentazione, perché una delle armi più potenti del maligno, per mettere uomo contro uomo, alla stregua del potere e del denaro.

 “Quando la sessualità ha imboccato la strada della razionalità attraverso la religione è avvenuta una catastrofe. Si è creata una morale razionale che si è estesa a tutta la società, e che è profondamente distruttiva.” Alejandro Jodorowsky

Essendo una delle più potenti forme di espressione, interazione e connessione umana, è da sempre uno strumento di controllo potente. Creando un disagio nella mente delle persone, come fosse una malattia e avendo l’esclusiva sulla cura, ecco che si controllano milioni e milioni di persone.

La paura della sessualità è il nuovo registro dell’universo di paura, sponsorizzato dalla malattia, in cui ognuno vive.” Susan Sontag

 “La nevrosi è il frutto soltanto della repressione senza discernimento, che si ha quando un essere umano rifiuta di riconoscere che, come qualsiasi altro uomo, anche lui è soggetto agli stimoli sessuali, non soltanto, ma anche che in molte occasioni non potrà fare a meno di dar loro libero sfogo e soddisfazione.” Frank Caprio

Siamo talmente bombardati da negatività che viviamo nella perenne frustrazione. Quando due istanze, nel cervello, si contrastano, arriva la crisi.  

La sessualità viene riempita di menzogne. Il corpo cerca di dire la verità ma siamo talmente soffocati dalle regole che non riusciamo ad ascoltarlo.” Jim Morrison

Che cosa ha fatto agli uomini l’atto genitale, così naturale, così necessario e così giusto, perché non si osi parlarne senza vergogna e lo si escluda dai discorsi seri e moderati?
Michel Eyquem de Montaigne

Che libertà gli uomini e le donne potrebbero avere, se non fossero continuamente ingannati e intrappolati e schiavizzati e torturati dalla loro sessualità! L’unico inconveniente di tale libertà è che senza di essa uno non sarebbe un essere umano. Sarebbe un mostro.” John Ernst Steinbeck

È essenziale che ci si renda conto una volta per tutte che l’uomo è molto più una creatura sessuale che una creatura morale. La prima è inerente, la seconda è posticcia.” Emma Goldman

Ma cosa c’è di vero in tutte queste condanne alla sessualità allora? Quasi nulla, ma si è creato un sistema così potente a conferma di tutte queste menzogne che solo la riscoperta di noi stessi, senza condizionamenti, potrebbe sbrogliare.

La repressione sessuale produceva isteria, uno stato d’animo auspicabile, perché poteva essere indirizzato verso la psicosi bellica e verso il culto del capo.” George Orwell

La sessualità è naturale, non fa male, anzi, attraverso la sessualità, si può migliorare l’attività cardiaca, la risposta neurologica, ridurre i livelli di psicosi e aggressività, migliorare la risposta ormonale ed immunologica, migliorare i rapporti sociali, ridurre le percentuali di prostituzione, violenza, gravidanze indesiderate ecc. Questo è scientifico e, quindi, verificabile, tutte le altre storie repressive no. Addirittura, per dare credito alla repressione, si inseriscono gli abusi sessuali nelle discussioni, dando la colpa alla promiscuità. Peccato per loro che la causa scatenante sia la repressione e, ad ogni modo, il problema sarebbe la violenza e non la sessualità.

La sessualità e la giustizia hanno poco o niente in comune.” Ursula Kroeber Le Guin

La sessualità può migliorare la spiritualità e non reprimerla perché noi siamo chiamati ad amare, ma come uomini e non come dei e, avendo un qualcosa che un dio non ha, cioè il corpo, dobbiamo esprimere il nostro amore (umanamente) attraverso lo strumento che ci è stato donato (dal divino).

Secondo il Tantra devi usare l’energia sessuale. Non combatterla: trasformala.” Osho

I moralisti non riusciranno mai a capire che l’infelicità sessuale è parte integrale dell’ordinamento sociale che essi difendono.” Wilhelm Reich

Fede, amore e attrazione sessuale sono le più potenti di tutte le emozioni positive. Quando sono fuse tutte e tre insieme, hanno l’effetto di “colorare” il pensiero in modo tale da permettergli di raggiungere istantaneamente l’inconscio, dove viene trasformato nel suo equivalente spirituale, l’unica forma che induce una risposta da parte dell’Intelligenza Infinita.Napoleon Hill

Non dobbiamo vergognarci di essere pulsionali perché è bello, naturale, come mangiare e bere, ma allo stesso tempo è introspettivo, profondo e curativo perché fa muovere all’unisono due energie diverse e connette quelle energie con un energia universale ed eterna… l’amore.

 “La sessualità non è un’attività ludica, ma uno stile di vita.Alexander Lowen

Per concludere questo articolo lungo, ma necessario secondo me, vi lascio con una domanda e vorrei che ognuno di voi, nel profondo del cuore riflettesse e rispondesse.

Può una cosa negativa produrre un effetto estremamente e completamente positivo?

11 Vivere in Matrix

Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essereJames Joyce

Noi nasciamo e viviamo seguendo codici, credenze e abitudini. Cosa ci dà la certezza che queste “linee guida” siano corrette, che siano giuste e assolutamente valide? Il paradosso arriva proprio qui perché a darcene “certezza” è una cosa relativa e cioè che la maggior parte delle persone le accolgono e cercano di seguirle nel miglior modo possibile. Manca però spesso, se non sempre, un elemento molto importante nel processo di accoglimento di una certa regola/idea/costume e cioè l’interiorizzazione. Quando noi sposiamo un’idea, prima la elaboriamo, poi la interiorizziamo se siamo d’accordo e, solo allora, la accogliamo e seguiamo, come se fosse stata prodotta da noi. Nella società odierna però, non applichiamo questo metodo, infatti, per la maggior parte delle cose che facciamo, diciamo o crediamo di pensare, noi le viviamo passivamente, come in Matrix, senza effettivamente verificarle. Ci muoviamo in un certo modo perché qualcuno, da qualche parte ha detto così; è lo stesso principio delle fake news. La persona che divulga sarà anche autorevole, avrà anche la capacità di condizionare gli altri, potrebbe avere l’abilità di manipolare, ma chi si lascia convincere siamo noi. Invece di verificare, vivere la nostra vita e le nostre scelte, preferiamo lasciarci guidare da qualcuno che nemmeno conosciamo e che, sicuramente, non pensa che ai propri interessi.

Paulo Coelho dice: “A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione e altri sceglieranno per lui.”

In questo mondo ci sono tre tipi di persone: quelli che fanno succedere le cose, quelli che guardano le cose accadere e quelli che si chiedono che cosa è successo. Noi tutti abbiamo una scelta. Tu puoi decidere quale tipo di persona vuoi essere. Io ho sempre scelto di stare nel primo gruppo.” Mary Kay Ash

Perché succede tutto questo? Perché ci lasciamo guidare, invece di scegliere noi come essere/vivere?

Perché pensiamo che sia più comodo non scegliere così non abbiamo responsabilità, ma possiamo eventualmente criticare chi sceglie. Un altro motivo è che non ci sentiamo in grado di scegliere, pensiamo di non averne le capacità e magari qualcuno più esperto di noi, anche se non ci conosce, può scegliere meglio, per la nostra vita.

Ognuno di noi ha la capacità innata di scegliere, nessuno ci conosce meglio di come ci conosciamo noi e, dulcis in fundo… non scegliere è comunque una scelta.

Dobbiamo abituarci a pensare anche a ciò che sembra ovvio e scontato per renderci conto che nulla è definito e tutto è apparente e relativo.

Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere, dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare, spesso si gioca la tua esistenza e quella di chi ti sta vicino.”     Susanna Tamaro

Quando si effettua una scelta, si cambia il futuro.Deepak Chopra

L’istante magico è quel momento in cui un si o un no può cambiare tutta la nostra esistenza.Paulo Coelho

Viviamo noi la nostra vita perché nessun altro lo farà.

10 Perché siamo?

Uno dei principi fondamentali per il successo è capire quale sia il nostro scopo nella vita. Tutto il resto deriva dall’entrare in contatto con esso. Uno dei modi per aiutarci a capire quale sia questo scopo è di attingere nella nostra mente, per individuare le cose che ci portano più gioia, che ci appassionano. Queste cose possono darci indizi utili per il nostro scopo di vita.

Tutti ne abbiamo uno e, quando allineiamo le nostre scelte e le nostre azioni con esso, le cose diventano più facili e sperimentiamo più successo, appagamento e gioia.

Alcune persone non sono in grado di entrare in contatto con loro scopo, ma possono ancora impostare obiettivi e progettare una vita piena di vitalità, passione e gioia per se stessi; essi saranno in grado, quantomeno, di vedere il prossimo passo nel rivelare il loro scopo di vita.

Identificando il nostro scopo o corretto mezzo di sostentamento, possiamo iniettare passione e determinazione in ogni attività che andremo a svolgere. Conoscerlo può portare divertimento, realizzazione in tutto, senza invece, è facile sviare, vagare, andare alla deriva, realizzando poco.

Con uno scopo, sviluppato e chiaramente affermato, abbiamo la base per prendere le decisioni principali, fissare meritevoli obiettivi, la capacità e la consapevolezza per scegliere di perseguire un’attività o un obiettivo rispetto ad un altro.

Lo scopo ti porterà dove vuoi e renderà il viaggio più piacevole.

Wyatt Webb: “La vita non viene a te… la vita viene da te”

Alcuni dei più grandi personaggi della storia hanno avuto alcune delle più semplici dichiarazioni di missioni personali ed uno scopo di vita definitivo, che guidava le azioni quotidiane, aiutandoli a creare grandi successi e ad avere un impatto positivo su generazioni di persone.

Thomas Edison: la sua missione era inventare cose di cui le persone avessero bisogno, che sarebbero state disposte a pagare e che fossero state redditizie.

Diamo un’occhiata ad altre figure storiche che hanno avuto uno scopo dichiarato, a guidare le loro azioni ed energie:

  • John F. Kennedy: mettere un uomo sulla luna in questo decennio.
  • Andrew Carnegie: industriale siderurgico americano, fondatore del sistema di biblioteche pubbliche e al tempo stesso l’uomo più ricco del mondo. “Trascorrere la prima metà della mia vita facendo più soldi che posso e la seconda metà dandoli via.”
  • Jack Canfield: ispirare e dare potere alle persone per vivere la loro visione più alta in un contesto di amore e gioia.

Utilizzando la propria missione come tabella di marcia si può riuscire a capire se stiamo lavorando nel modo giusto e, qualora non si adattasse, non ci lavoreremmo più. Se fossimo fuori strada, riconosceremmo le mancanze e, prima di dedicare troppo tempo, energia o risorse, passeremmo ad altro.

“Ogni volta che sei di fronte ad una decisione, una scelta o un’opportunità, decidi sempre in favore delle tue passioni” Janet Bray Atwood

Questa scelta consapevole ci fa anche riuscire a rifiutare cose che non si allineano con la nostra visione o che addirittura possono deviarci da essa. Non dobbiamo pensare agli altri, ma scegliere noi quando dire SI e così diamo anche più valore alle nostre decisioni.

“Se non sai dire di no i tuoi si non valgono nulla” Janet Bray Attwood

Le persone fanno sempre il meglio che possono, per soddisfare bisogni basilari o primari, in base alla consapevolezza, alla conoscenza, alle abilità, alle informazioni e agli strumenti, che hanno a disposizione in un determinato momento.

Se diamo il meglio, in una determinata situazione, siamo apposto; le reazioni degli altri non sono un nostro problema.

Nessuno può farci fare le cose e nessuno può farci sentire in colpa, se non siamo noi a proiettare quella sensazione dentro di noi. Quando questo succede ci sono 2 modi per sbarazzarcene:

  • Cambiare quello che stiamo facendo, magari andando nella direzione che ci indicano gli altri o comunque scegliere un’altra direzione
  • Cambiare il modo di credere, a proposito della persona che dovremmo essere secondo noi

“Consapevolezza + assunzione del rischio = crescita” Jack Canfield

La colpa si esprime in 2 spazi temporali: passato e presente. Non potendo cambiare il passato, dobbiamo lavorare sul presente per costruire il futuro. La colpa, anche se per cose realmente commesse/omesse, non risolve il problema, ma ci fa rischiare di commetterne altri. Quindi elaborare e passare oltre.

Michelangelo: “Il pericolo più grande, per la maggior parte di noi, non è che la nostra mira sia troppo elevata e non la raggiungiamo, ma che lo sia troppo e la raggiungiamo”

La qualità del sentirsi vivi proviene dall’agire seguendo le nostre passioni. Vivere solo di cose provate e sperimentate rischia di farci entrare nell’imitazione. Il valore dell’esperienza altrui è di darci speranza… non istruzioni.

Robert Fritz: “Se limiti le tue scelte solo a ciò che sembra possibile o ragionevole, disconnetti te stesso da ciò che vuoi davvero e rimane solo un compromesso”

9 Innamorarsi del migliore amico

Non c’è cosa più giusta e più opportuna che innamorarsi del nostro migliore amico. E’ una fortuna che sia successo perché è l’unica persona a poterci rendere felici. Già il fatto di averlo conosciuto, ma, soprattutto, riconosciuto, è un dono inimmaginabile.

Questa persona ha vari pregi, ma, tra i più importanti, ci sono:

  • La capacità di ascoltarci ogni volta che ne abbiamo bisogno
  • Il non giudicarci per quello che diciamo, facciamo e pensiamo
  • Darci consigli e non condanne
  • Sostenerci quando siamo fragili
  • Coccolarci quando ci sentiamo feriti
  • Incoraggiarci quando dobbiamo agire
  • Capire profondamente il nostro cuore e la nostra mente
  • Amarci incondizionatamente, così come siamo
  • Non volerci cambiare

Questo amico ci dà la possibilità di essere esattamente come siamo, non chiede altro che noi stessi, con tutte le imperfezioni ed i limiti che, tra l’altro lui, legge come potenzialità e virtù straordinarie.

Quel vecchio proverbio diceva: “Chi trova un amico trova un tesoro”.

Noi conosciamo tante persone e tante le definiamo amici, ma quell’amico, quel tesoro, ce n’è soltanto uno… TU!

Solo amandoci possiamo arricchirci di quel tesoro, unico e non raro, perché in ognuno di noi.

8 I limiti non sono limitanti

Il giovane va dal saggio e gli chiede: Tu che hai vissuto tanto, hai fatto tante esperienze, conosciuto tanta gente, cosa c’è di bello nell’essere umani? Qual è la caratteristica più bella degli esseri umani?

Il saggio rispose al giovane: Figliolo, di bello nell’essere umano ci sono tante cose, ma la caratteristica più bella sono i suoi limiti. Tu starai pensando che la parola stessa suggerisce che c’è un punto di stop, di limitazione. In verità le cose sono molto diverse perché: la limitazione è una convenzione che noi poniamo a noi stessi, come sorta di confine da non valicare; il limite è un ostacolo momentaneo ad una certa cosa, che sia questa un pensiero, un azione, un’emozione.

La differenza tra noi e un dio è che noi abbiamo i limiti e questi sono la nostra fonte di sapienza perché è grazie a loro che noi siamo in grado di capire, intuire e percepire le cose.

E’ grazie ai limiti che capiamo: quanto è grande la natura e quanto perfetti siano i suoi meccanismi; quanto può essere complicata la vita e quanto importante quindi godere a pieno dei momenti belli che ci regala; quanto meraviglioso sia l’amore e quanto conviene donarlo, piuttosto che pretendere di ottenerlo; quanto è dolce il sorriso di un’altra persona, soprattutto quando ci si sente soli; quanto unici possiamo essere pur assomigliandoci tutti; quanto i confini siano relativi, quando la mente li ha già superati; quando ogni limite che riusciamo a superare è un esperienza in più da raccontare.

Non sono i limiti a limitarci, ma la nostra percezione di essi a frenarci.

7 Ripartire si può

Non è il momento per fermarsi; non è il momento per arrendersi; non è il momento per dire no. Ora, più che mai, è il momento per continuare a camminare; è il momento per avere il coraggio di ricominciare; è il momento per dire si alle nuove opportunità che la vita vuole regalarci.

Il Covid ci ha provati e continua a tenerci in allerta, ma non può e non dovrà farci perdere la voglia di vivere; non può e non dovrà farci perdere la voglia di amare; non può e non dovrà farci perdere la voglia di costruire.

Non è la prima e non sarà l’ultima difficoltà che affronteremo, ma le grandi rivoluzioni avvengono nei momenti più difficili. In queste situazioni i grandi riescono a dare la luce ad una stanza buia.

Ci sono due strade percorribili nelle condizioni come quella del blocco:

  • Vivere l’angoscia di una forzata prigionia, nell’attesa che tutto finisca, per tornare, il prima possibile, alla vita che avevamo prima, tra: corse, frenesia, poco o niente tempo per abbracciarci, parlare, mangiare insieme; pensare a fare più soldi possibile, lavorando fino allo sfinimento, senza capire se è giusto oppure no ed, in generale, senza avere il tempo di pensare ed ascoltare noi stessi e gli altri.
  • Approfittare di questo stop per fare una valutazione della nostra vita. Ascoltare quella voce potente e profonda, della quale avevamo dimenticato il suono… il silenzio. Cambiare le nostre prospettive, valutare le nostre priorità. Rivalutare quali siano le cose veramente importanti. Ricominciare a parlare, ad ascoltarci, a sentire quanto noi stessi e gli altri siano le vere risorse di cui abbiamo bisogno per ricominciare.

La nostra società ha, ora più che mai, bisogno di un cambiamento radicale. Dobbiamo imparare a camminare insieme e con un passo diverso. Abbiamo bisogno di guardare in modo alternativo. Dobbiamo diventare forti nella diversità, che può essere una risorsa e non un ostacolo.

Gli unici no che dobbiamo dire sono quelli alla violenza, alla discriminazione, alla disuguaglianza… a tutto ciò che crea differenza e dislivello tra di noi, gli animali, il pianeta, l’universo, il tutto.

A tutto il resto, che porta a farci stare in armonia, aiutandoci e godendo insieme del benessere, dobbiamo dire SI.

Questa è la mia missione e spero diventi la normalità per tutti.

Buona vita a tutti noi… INSIEME!